Stato di conservazione [modifica]
I koala dell'Australia Meridionale furono sterminati durante la prima parte del XX secolo per la loro pelliccia, ma negli ultimi 60 anni la sospensione della caccia ha permesso un ripopolamento della colonia nella regione, con famiglie provenienti dallo Stato del Victoria.
Nonostante la classificazione internazionale consideri il koala a basso rischio di estinzione, nell'aprile 2012 la specie è stata dichiarata "vulnerabile" dal Governo Federale australiano così come da quattro stati rispetto ai cinque in cui è presente (nel Victoria è considerato non a rischio).[2]
Iconografia [modifica]
Nella cultura occidentale tradizionale, il koala viene generalmente indicato come un essere tenero e coccoloso, oppure come un personaggio disilluso e serafico, mai veramente impressionato da quello che vede e gli capita.
- La Qantas usa l'immagine di un koala che si lamenta continuamente dell'affidabilità della compagnia in una serie di spot pubblicitariper la televisione.
- La squadra australiana di "rugby a 15" Queensland Reds ha per logo un koala.
- Uno show di intrattenimento per i più piccoli, in Australia, era il The Koala Brothers.
- Il disegnatore Patrick Cook ha periodicamente descritto il personaggio di un koala affetto da tendenze omicide, decisamente in contrasto con l'iconografia tradizionale di un koala flemmatico e disincantato.
- Blinky Bill è un personaggio comparso in show televisivi un film e diversi videogiochi.
- Koala Lumpur: Journey to the Edge è un videogioco il cui protagonista è un koala.
Curiosità [modifica]
- Nonostante l'aspetto piacevole e il comportamento docile, il koala non è un animale da compagnia. È impossibile da addomesticare, e non ha confidenza con l'uomo. Peraltro, in Australia trattenere un koala come animale domestico è illegale.[3]
- Il koala è uno dei pochissimi mammiferi, al di là dei primati, che sia dotato di impronte digitali. Le impronte digitali del koala sono sorprendentemente simili a quelle umane, e la struttura delle creste sull'epidermide delle mani del koala, anche al microscopio elettronico, risulta sostanzialmente indistinguibile da quella dei primati. Si tratta di un esempio straordinario e notevole di evoluzione coincidentale.[4]
- La parola koala deriva dalla lingua aborigena. È spesso ritenuto erroneamente che il vocabolo significhi "colui che non beve", in quanto i koala assumono liquidi quasi esclusivamente dalle foglie di eucalipto. [5]
- Kolby, un giovane koala, è uno dei protagonisti del cartone animato Kolby ed i suoi piccoli amici, trasmesso da Canale 5 nel 1986.
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